Salvini: "'A casa loro' sarà la priorità: troppi 5 miliardi per profughi"

Pubblicato il da francesco verducci

"Porte aperte in Italia per la gente per bene e biglietto di sola andata a quelli che vengono in Italia a fare casino e pensano di essere mantenuti a vita. "A casa loro" sarà una delle nostre priorità".  

Per Matteo salvini, neo primo ministro dell'interno, una priorità della politica del nuovo governo sarà il rimpatrio dei clandestini, il blocco degli sbarchi e la riduzione dei 5 miliardi destinati al mantenimento dei richiedenti asilo. "Vorrei dargli una bella sforbiciata, mi sembrano un po' troppo", così ha affermato Salvini.

Un intento nobile ma che lascia aperto il problema islamizzazione. Non basta fermare i migranti, non basta rimpatriare i clandestini, non basta un controllo più severo e condanne più dure per i reati gravi. Quello che dovrebbe essere, anzi è, prioritario, sia in Italia che in Europa tutta, è la presenza dei musulmani. Una presenza alquanto "ingombrante" sul piano politico e sociale. 

Non è un mistero la determinazione dei musulmani nelle loro richieste di usufruire di spazi per potersi esprimere liberamente con comportamenti opposti al nostro stato di diritto. Così come non è un mistero il loro insistere per poter applicare la sharia, legge coranica, decisamente in conflitto con i principi espressi nella costituzione e lo stato di diritto. Pertanto, se il problema immigrazione "selvaggia" è un reale problema di ordine pubblico, non da meno lo è il musulmano regolare, onesto e lavoratore; di certo, oggi come ieri e domani, non basta l'aver acquisito la nazionalità italiana se non si ha ben chiaro i concetti di laicità dello stato e dello stato di diritto.

Se non si condivide o non si ha ben chiaro il concetto di laicità dello stato, è chiaro che viene a mancare anche il rispetto di tutte le componenti politiche, ideologiche e religiose presenti nello stato in cui si vive. La stessa cosa vale per lo stato di diritto che prevede "diritti e doveri del cittadino" pertanto, chiedere uguali diritti significa accettare uguali doveri. E sia i diritti che i doveri sono espressi nella costituzione dello stato, e sono quelli da rispettare - al di la della propria opinione in merito - e non altri. 

Purtroppo però, il problema islamizzasione, con l'avvento del terrorismo islamista prima, e l'aumento dell'immigrazione clandestina poi, è passato in second'ordine.

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